Il cliente straniero è tenuto a pagare l’IVA?

Nel servizio di somministrazione di alimenti e bevande l’IVA è sempre dovuta, anche da parte dei clienti stranieri. Nel caso di vendita di prodotti alimentari o di altro tipo, l’applicazione o meno dell’Iva è legata alla tipologia del cliente: se è privato o professionista, se è europeo o extra-europeo.

E’ bene ricordarsi che nel conto del ristorante va sempre conteggiata l’Iva, anche se il cliente è straniero; gli unici a non applicare l’Iva sono i ristoratori di Livigno e Campione d’Italia.

E’ utile sapere che l’Iva sulle prestazioni di somministrazione nei ristoranti e bar e sui cibi confezionati  è del 10 % mentre l’Iva sulle bevande è del 22 %.

Quindi se un cliente straniero ci chiede di togliere l’Iva  noi cortesemente dobbiamo rispondere che non possiamo escluderla dal conto  perchè per i ristoranti è sempre dovuta.

La stessa norma vale anche negli altri Paesi UE: le spese alberghiere e di ristorazione sono soggette all’imposta del Paese dove viene fornita la prestazione. Al di fuori della UE, invece, possono esserci Paesi dove non esiste tale imposta.

Matteo Robustella

Restaurant coach

tartufo bianco

I prodotti enogastronomici più costosi

Ci sono alcuni cibi che risultano decisamente fuori dalla portata di tutti per quanto riguarda l’accessibilità economica, tanto da guadagnarsi una classifica a sè stante dei prodotti enogastronomici più costosi. Si tratta di alimenti non facili da trovare e che si caratterizzano per profumi, sapori e conseguenti emozioni uniche nel loro genere, tanto da rendere il prezzo giustificato.

Veri e propri must dai prezzi astronomici, come il tartufo bianco di Alba, specialità piemontese proposta a prezzi decisamente poco accessibili: basti pensare che un investitore di Hong Kong ha pagato ben 117.000 euro per 1,5 kg di questo pregiato tubero. Tra i prodotti enogastronomici più costosi troviamo anche il caviale ed in particolare una rara e pregiata qualità originaria dell’Iran, proposta a quasi 20.000 euro, cifra che comprende anche un packaging realizzato con una scatola d’oro a 24 carati. Proseguiamo con un melone, ma non uno qualunque, bensì il melone di Yubari, rarissima varietà giapponese il cui prezzo può arrivare a sfiorare addirittura i 17 mila euro, anche perchè annaulmente ne vengono prodotti meno di 100 esemplari.

Tra i prodotti più particolari c’è sicuramente la ‘pizza 007’, una versione altamente personalizzata, e costosa, della pizza made in Italy, proposta in Scozia: è la farcitura a fare la differenza dal momento che si utilizzano prodotti come caviale, pesce assortito, aragosta marinata nel cognac, prosciutto di Parma ed una serie di altri ‘pregiati’ ingredienti, andando a completare il tutto con foglie d’oro a 24 carati, che fanno ‘lievitare’ il valore del piatto fino a 3800 euro. E perchè, per concludere in bellezza, non concedersi una rara ma gustosa anguria nera dell’Hokkaido, regione situata nel nord del Giappone: un prodtto che da solo vale la bellezza di quasi 4500 euro. Del resto se ne possono trovare solo una dozzina l’anno, una vera rarità.