chef famosi

i 5 chef più famosi al mondo

Negli ultimi anni la figura dello chef, complice un sempre maggiore interesse di media e mass media riguardo il settore della ristorazione e della gastronomia, è divenuta sempre più influente, e non mancano classifiche annuali degli chef più conosciuti, ricchi o capaci in Italia o nel mondo. Ma quali sono i 5 chef più famosi al mondo? difficile circoscrivere la classifica ad un numero così limitato, tenuto conto del fatto che sono decine gli chef che vantano una, due o addirittura tre stelle Michelin. Tra di loro vi è uno chef la cui fama precede addirittura la cucina: è Ferran Adrià, di elBulli, tre stelle Michelin ed inserito dal Time nella classifica dei cento uomini più influenti del mondo.

Nel suo ristorante danese Nome, René Redzepi è riucito a conquistare critici gastronomici di tutto il mondo, affascinando con i suoi menù a base di prodotti provenienti dalla gelida Scandinavia. Tra gli italiani non può certamente mancare Massimo Bottura, eletto nel 2011 migliore chef del mondo dalle Accademie delle cucine, con piatti che pesccano dalla tradizione, pensati portare in tavola la semplicità dei sapori con grande estro creativo. Tedesco di origine, ma italianissimo nello stile gastronomico, Heinz Beck è certamente tra i più influenti chef al mondo, in grado di realizzare veri e propri capolavori all’insegna dell’italianità ed in grado di stupire i commensali per la loro raffinata armonia.

E’ un nome universalmente noto per i suoi apprezzatissimi show e talent show televisivi, ma è anzitutto uno chef di grandissima esperienza in grado di conquistare tre stelle Michlen dopo soli tre anni dall’apertura del suo omonimo ristorante. E’ Gordon Ramsay, certamente tra gli chef più famosi per la sua potenza mediatica ma anche per la straordinaria qualità e creatività dei suoi piatti, realizzati con maestria e massima professionalità.

drone cameriere

Droni camerieri

Il futuro ci riserva tante novità, secondo voi è possibile sostituire un cameriere con un drone? Secondo noi no ma a Singapore una società pensa di aver trovato una soluzione per la consegna dei piatti ai commensali.L’idea è quella di demandare ai droni il servizio dei piatti preparati da cuochi e chef. Immaginate se in un ristorante di Roma, Milano, Firenze, Bologna non ci fossero più camerieri e la sala fosse gestita interamente da robot.

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http://www.bbc.com/news/world-asia-31160853

I 10 ristoranti più costosi d'Italia

I 10 ristoranti più costosi d’Italia

L’Italia è la nazione votata alla cucina di qualità, ricca di ristoranti, bistrot e trattorie che servono piatti in grado di regalare emozioni alle buone forchette, offrendo a complemento dell’alta valenza gastronomica e nella ricerca creativa, un servizio professionale ed un’atmosfera da sogno. Il buono però si paga: vediamo dunque quali sono i 10 ristoranti più costosi d’Italia. Tra i più cari in assoluto vi è ‘La Pergola‘, ristorante dell’Hotel Cavalieri Hilton a Roma, con prezzi che possono toccare anche i 200 euro per un pranzo completo con vista sulla Capitale. Locale particolarissimo nella top ten dei ristoranti più costosi d’Italia è ‘Solo per Due‘ a Vacone, in provincia di Rieti, con due soli posti a sedere e menù su misura in base alle preferenze della clientela.

In provincia di Mantova vi è invece ‘Dal pescatore‘, di Canneto sull’Oglio, nella riserva naturale dell’Oglio sud, dove gustare piatti raffinati preparati secondo tradizione. Prezzi da capogiro ma anche qualità al top per l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, nello storico palazzo Jacometti-Ciofi, con menù degustazione proposti intorno ai 200 euro. Non poteva certo mancare il ristorante ‘Cracco‘ di Milano, in via Victor Hugo, certamentre tra i 10 ristoranti più costosi d’Italia ma anche qualitativamente al top con una cucina creativa in un ambiente di straordinaria eleganza. A Civitella del Lago, provincia di Terni, c’è il ristorante ‘Vissani‘, con prezzi medi di 150 euro, mentre ad Alba, nel cuneese, il ristorante ‘Piazza Duomo‘ regala emozioni con una cucina rispettosa della tradizione regionale.

Completano la top ten il ‘Gambero Rosso‘ di San Vincenzo, in provincia di Livorno, con una media prezzi di 120 euro per un pasto completo. A Brusaporto (Bergamo) invece, il top dei più costosi è ‘Da Vittorio‘, mix di genio creativo e tradizione lombarda. Mentre per gustare i piatti minimal e particolari del ‘Bomval Zero‘ di Rivoli, bisogna essere pronti a spendere anche 120 euro.

Fattorino consegne a domicilio

Fattorino per consegne a domicilio

Trovare lavoro come fattorino per le consegne a domicilio di prodotti alimentari, è un’attività particolarmente gettonata dai giovani, dal momento che è solitamente da effettuarsi in bicicletta o in motorino. Si tratta di un impiego particolarmente impegnativo, e che richiede una certa dose di esperienza, legata in particolar modo ad un’approfondita conoscenza dei percorsi stradali; oltre che ad una certa elasticità, in quanto il fattorino può lavorare su diverse fasce orarie, a seconda del tipo di attività e solitamente effettua consegne a domicilio durante le ore serali o in fascia oraria notturna.

Con l’incremento delle attività che consentono di consegnare a domicilio pietanze e pasti completi, la figura del fattorino è anno dopo anno sempre più richiesta; la selezione richiede comunque determinati requisiti, considerato il fatto che un corriere che consegna prodotti alimentari a domicilio deve operare in perfetta autonomia e deve essere una persona affidabile dal momento che si troverà a maneggiare importanti quantità di denaro. In fase di selezione dunque i candidati devono dimostrare affidabilità, serietà e una certa capacità di orientamento, per poter effettuare le consegne nei tempi prestabiliti e senza danneggiare i prodotti da recapitare al cliente.

Si tratta di un’attività lavorativa che si svolge a tempo pieno su strada, a stretto contatto con i clienti, e con l’obiettivo della consegna rapida e puntuale, con retribuzione basata solitamente sulle commesse effettuate. A differenza di quanto si possa pensare dunque anche l’attività di fattorino necessità di un periodo di formazione, per imparare ad affrontare eventuali imprevisti legati a problematiche nella consegna ma anche a situazioni quali cattive condizioni atmosferiche, traffico o rischio di incidenti stradali che dato l’alto numero di chilometri percorsi quotidianamente risulta più alto della media. E’ importante che l’aspirante fattorino sia in grado non solo di orientarsi rapidamente ma anche di gestire questo tipo di situazioni con professionalità.

curriculum vitae per il settore ristorazione

Come compilare un curriculum vitae per il settore ristorazione

Per incrementare le possibilità di trovare lavoro nel settore ristorazione, è bene stilare un buon curriculum vitae che racchiuda non solo il proprio percorso di studi ma anche tutte le esperienze pregresse; si tratta di un importante bagaglio di conoscenze e professionalità acquisite nel corso degli anni, che potranno essere prese in considerazione in fase di selezione, incrementando la possibilità di essere scelti per un colloquio conoscitivo ai fini dell’assunzione. Procedere con la compilazione di un cv nella ristorazione è in linea di massima simile alla scrittura di un normale curriculum vitae con il comune obiettivo di cercare di attirare l’attenzione del responsabile alla selezione dei candidati; deve essere un curriculum ‘immediato’, in grado cioè di trasmettere con semplicità ed efficacia il valore professionale del candidato. Se l’obiettivo è l’assunzione nel campo ristorazione di livello, è bene essere dettagliati nell’elencare le proprie esperienze, a cominciare dal livello di istruzione, indicando la scuola di settore frequentata e tutto ciò che riguarda la formazione professionale, ovvero corsi di aggiornamento specifici legati all’alimentazione, alla cucina, alle tecniche di assaggio o di abbinamento cibo/vino, ma anche eventuali corsi di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Passaggio successivo, nella compilazione di un curriculum vitae nella ristorazione è l’elenco delle pregresse esperienze lavorative, indicando il periodo di tempo, il ruolo (cameriere, cuoco, responsabile di sala etc) ed il ristorante nel quale si è svolta l’attività lavorativa. In chiusura, è bene non dimenticare le capacità tecniche (doti comunicative, capacità di lavorare in team e coordinare gruppi di lavoro, orientamento alla soddisfazione del cliente o approfondite conoscenze di determinate tipologie di alimenti o della somministrazione di bevande come vino o liquori). Saranno graditi la conoscenza di altre lingue come inglese e francese, indicando nel cv anche il livello di comprensione, scrittura, lettura e produzione orale. Ed eventuali conoscenze informatiche di applicativi per ristorazione.

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Come diventare cameriere e lavorare nella ristorazione

Quello del cameriere è il mestiere che per molte persone rappresenta il primo passo per una proficua carriera lavorativa nel settore della ristorazione. Ma diventare cameriere a Milano o in altre delle più importanti città italiane, implica la voglia di mettersi in gioco e la consapevolezza del fatto che si tratta di un’attività lavorativa particolarmente impegnativa che, allo sforzo fisico unisce una quotidiana dose di stress. Come diventare un ottimo cameriere a Roma? mostrarsi sempre presentabili è la prima regola per essere assunti e per fare carriera. Dalla pulizia dell’uniforme all’igiene personale, un cameriere professionista deve controllare il proprio aspetto, per dare un’ottima impressione ai clienti con i quali questa professione richiede un’interazione quotidiana.

Per trovare lavoro come cameriere a Napoli o Firenze è bene avere una buona memoria ed imparare il menù in ogni dettaglio, per poter interagire con il cliente dando consigli e ridurre i tempi nel prendere gli ordini; ma anche per conoscere gli ingredienti di ogni portata segnalandolo ai commensali con intolleranze o allergie, o proporre le speciaità del giorno.

Per trovare un’offerta di lavoro come cameriere a Milano, è importante essere in grado di svolgere diverse mansioni, dal trascrivere gli ordini al servire in tavola con garbo e accuratezza, fino al ritiro dei piatti sporchi a pasto terminato; ma anche rispondere alle specifiche esigenze dei clienti nel corso della cena, portando loro bevande, condimenti o dando risposta alle loro diversificate richieste. Ed infine apprendere alcuni trucchi del mestiere, dal domandare ai clienti se gradiscono un antipasto al proporre bevande o drink come aperitivo o a fine pasto, evitando di risultare invadenti.

Diventare cameriere non consiste dunque solo nell’avvio di un lavoretto da portare avanti parallelamente allo studio ma, con la giuste dose di impegno e serietà, può trasformarsi in una vera e propria professione e rivelarsi un’importante e redditizia opportunità di carriera.

ANNUNCI DI LAVORO COME CAMERIERE

Cameriere Roma

Cameriere Milano

Cameirere Siena