Come trovare lavoro nel settore della ristorazione

Come trovare lavoro nel settore della ristorazione: la soluzione innovativa di Rysto

Il settore della ristorazione ha sempre rappresentato una delle principali fonti di impiego per molte persone, offrendo opportunità che vanno dalle posizioni di ingresso fino a carriere di alto livello. Con l’evoluzione delle esigenze dei consumatori e l’adozione di nuove tecnologie, le modalità di ricerca lavoro in questo campo hanno subito significative trasformazioni.

La Sfida Tradizionale

Trovar lavoro nella ristorazione può sembrare semplice a prima vista, ma la realtà è che il processo presenta diverse sfide. La competizione è feroce, e i datori di lavoro sono sempre alla ricerca di candidati non solo con le giuste competenze tecniche, ma anche con soft skills come la capacità di lavorare in team, la resilienza e l’ottima gestione del cliente. Tradizionalmente, i candidati si affidano a metodi come il passaparola, le visite dirette ai locali o le piattaforme di annunci di lavoro generiche. Tuttavia, questi metodi spesso non sono sufficientemente mirati o efficaci per mettere in contatto i lavoratori con le opportunità più adatte alle loro capacità e aspirazioni.

L’Avvento delle Piattaforme Specializzate

Negli ultimi anni, abbiamo assistito alla nascita e allo sviluppo di piattaforme di ricerca lavoro specializzate, progettate per superare le limitazioni dei metodi tradizionali. Questi strumenti digitali offrono servizi su misura per settori specifici, tra cui quello della ristorazione, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in modo più efficiente e mirato.

Rysto.com: Una Soluzione Innovativa nel Settore della Ristorazione

Rysto rappresenta una piattaforma rivoluzionaria nel mondo della ristorazione, offrendo una soluzione innovativa sia per chi cerca lavoro sia per i datori di lavoro nel settore. Questo portale specializzato facilita la connessione tra talenti e opportunità, ottimizzando il processo di ricerca e assunzione con strumenti dedicati e personalizzati. Con Rysto, il settore della ristorazione abbraccia il futuro, garantendo un incontro perfetto tra domanda e offerta in un ambiente dinamico e in continua evoluzione.

Colazione di Pasqua

La colazione di Pasqua

La colazione di Pasqua rappresenta una tradizione culinaria ricca e variegata che celebra la fine della Quaresima e l’inizio della primavera. Questo pasto, carico di simbolismi e convivialità, offre l’opportunità di riunire famiglie e amici attorno a piatti che variano da regione a regione, riflettendo la diversità e la ricchezza della cucina italiana. In questo articolo, esploreremo alcuni dei piatti più iconici della colazione pasquale, senza trascurare delle gustose alternative vegane che si stanno facendo strada nelle nostre tavole festive.

La Colazione Tradizionale di Pasqua

La colazione di Pasqua si distingue per essere il primo pasto dopo il digiuno della Quaresima, motivo per cui è ricca e abbondante. Tra i piatti tradizionali troviamo:

  • La Torta Pasqualina: Originaria della Liguria, questa torta salata è composta da strati di pasta sfoglia che racchiudono un ripieno di ricotta, spinaci e uova. Simbolo di rinascita e fertilità, la Torta Pasqualina è un must have sulla tavola di Pasqua.
  • L’Agnello Pasquale: L’agnello è un altro simbolo pasquale per eccellenza, rappresentando l’innocenza e il sacrificio. È solitamente preparato arrosto, condito con erbe aromatiche che ne esaltano il sapore delicato.
  • Le Uova di Pasqua: Sia in versione dolce che come uova sode benedette, le uova sono un simbolo universale di vita nuova e rinascita, e non possono mancare durante la colazione di Pasqua.
  • Il Salame di Cioccolato: Questo dolce, tipico di alcune regioni, simula l’aspetto di un salame ma è realizzato con cioccolato e biscotti, rappresentando la gioia e la dolcezza della festività.

Alternative Vegane

Negli ultimi anni, la ricerca di alternative vegane ai piatti tradizionali è cresciuta esponenzialmente, permettendo a tutti di partecipare alle festività senza rinunciare ai propri principi etici. Ecco alcune idee:

  • Torta Pasqualina Vegana: Sostituendo la ricotta con tofu setoso e gli spinaci con altre verdure di stagione, si può realizzare una versione completamente vegana di questo classico.
  • Roast “Agnello” Vegano: Utilizzando seitan o tofu come base, arricchito con una marinatura di erbe aromatiche e spezie, si può creare un piatto che emula la consistenza e il sapore dell’agnello, ma completamente plant-based.
  • Uova di Pasqua Vegane: Il cioccolato vegano è ormai facilmente reperibile e permette di realizzare delle uova pasquali golose e inclusive.
  • Dolci Pasquali Vegani: Dai colombi ai salami di cioccolato, esistono numerose ricette vegan che utilizzano ingredienti alternativi come latte di mandorla, olio di cocco e farine senza glutine per deliziare il palato di tutti.

Incoraggiare l’inclusione di alternative vegane nella colazione di Pasqua non solo apre le porte a nuove tradizioni culinarie, ma promuove anche uno stile di vita più sostenibile e rispettoso del nostro pianeta.

ristorazione scolastica

Ottimizzare la ristorazione scolastica: una guida per promuovere salute e benessere nei giovani

Nell’epoca contemporanea, la ristorazione scolastica rappresenta un pilastro fondamentale nel promuovere abitudini alimentari sane tra gli studenti. Con l’aumento della consapevolezza sull’importanza di una dieta equilibrata, le scuole hanno l’opportunità unica di plasmare le preferenze alimentari dei giovani, offrendo pasti che siano non solo nutrienti ma anche gustosi. Questo articolo esplora le strategie per ottimizzare la ristorazione scolastica, con l’obiettivo di promuovere salute e benessere tra gli studenti.

L’Importanza della Ristorazione Scolastica

La ristorazione scolastica gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di un rapporto sano con il cibo. Fornire agli studenti accesso a pasti equilibrati durante la giornata scolastica è fondamentale per il loro sviluppo fisico e cognitivo. Un’alimentazione corretta supporta non solo la crescita, ma anche la concentrazione e l’apprendimento.

Strategie per un Menu Scolastico Ottimizzato

  1. Incorporare Alimenti Nutrienti: La base di un menu scolastico dovrebbe essere composta da frutta e verdura fresca, cereali integrali, proteine magre e latticini a basso contenuto di grassi. Questi alimenti forniscono i nutrienti essenziali che sono cruciali per lo sviluppo dei giovani.
  2. Cucina Creativa e Appettitosa: Presentare i cibi in modo creativo può aumentare l’appetibilità dei pasti sani. Utilizzare colori vivaci e forme divertenti può incoraggiare gli studenti a provare e godere di alimenti nutrienti.
  3. Educazione Alimentare Integrata: Integrare l’educazione alimentare nel curriculum scolastico può aiutare gli studenti a fare scelte alimentari consapevoli. Lezioni pratiche sulla preparazione dei cibi e sulla nutrizione possono rendere gli studenti più propensi a scegliere alimenti sani.
  4. Coinvolgimento della Comunità e Feedback degli Studenti: Collaborare con genitori, insegnanti e studenti nella pianificazione dei menu può garantire che le offerte siano sia nutrienti che accattivanti per il pubblico scolastico. Il feedback degli studenti è essenziale per adattare e migliorare l’offerta alimentare.

Benefici di una Ristorazione Scolastica Ottimizzata

Ottimizzare la ristorazione scolastica ha benefici che vanno oltre la salute fisica, contribuendo anche al benessere mentale e sociale degli studenti. Una dieta equilibrata può migliorare l’attenzione, ridurre l’assenteismo e promuovere un ambiente scolastico più positivo. Inoltre, insegnare agli studenti l’importanza di una sana alimentazione li prepara a fare scelte consapevoli per tutta la vita.

La ristorazione scolastica svolge un ruolo fondamentale nel promuovere un futuro più sano per i giovani. Attraverso menu attentamente pianificati, un approccio creativo alla presentazione dei cibi, e un forte impegno nell’educazione alimentare, le scuole possono influenzare positivamente le abitudini alimentari degli studenti. È una responsabilità e un’opportunità che tutte le istituzioni educative dovrebbero abbracciare con entusiasmo.

Arte del Lavoro Stagionale nella Ristorazione

L’Arte del lavoro stagionale nella ristorazione: sfide e opportunità nel 2024

Nell’anno 2024, il settore della ristorazione continua a essere uno dei pilastri fondamentali dell’economia globale, sostenendo non solo l’industria alimentare ma anche il turismo e l’ospitalità a livello mondiale. Il lavoro stagionale, in particolare, rappresenta un tassello cruciale di questo settore dinamico, offrendo opportunità uniche ma anche sfide significative per coloro che vi si immergono.

Opportunità di Crescita e Apprendimento

Il lavoro stagionale nella ristorazione si apre a un vasto panorama di opportunità. Per molti, rappresenta la prima esperienza nel mondo del lavoro, offrendo una piattaforma da cui partire per costruire competenze preziose come il servizio clienti, la gestione del tempo e il lavoro di squadra. Per altri, è una porta verso la scoperta di nuove culture e lingue, in particolare in località turistiche internazionali, arricchendo così il proprio percorso personale e professionale.

Una Sfida di Equilibrio e Adattabilità

Tuttavia, il lavoro stagionale porta con sé le sue sfide. La natura temporanea di questi impieghi può generare incertezza finanziaria e mancanza di stabilità per i lavoratori. Inoltre, le lunghe ore e il ritmo frenetico caratteristici dei periodi di punta richiedono una notevole resilienza e capacità di adattamento. Nel 2024, il settore cerca di mitigare queste difficoltà attraverso contratti più equi e programmi di supporto ai lavoratori, riconoscendo l’importanza del benessere dei dipendenti per il successo a lungo termine.

L’Impatto della Tecnologia

L’avanzamento tecnologico ha trasformato il settore della ristorazione, automatizzando alcuni processi per aumentare l’efficienza e migliorare l’esperienza del cliente. Tuttavia, questo cambiamento solleva interrogativi sul futuro del lavoro stagionale e sulle competenze che i lavoratori dovranno sviluppare per rimanere rilevanti nel settore. La formazione continua e l’aggiornamento professionale diventano quindi ancor più cruciali nel 2024.

Verso un Futuro Sostenibile

Guardando al futuro, è evidente che il settore della ristorazione deve navigare tra il mantenimento della tradizione e l’innovazione. Il lavoro stagionale, con la sua flessibilità e diversità, gioca un ruolo chiave in questo equilibrio, contribuendo non solo all’economia ma anche alla tessitura del tessuto sociale delle comunità locali. Nel 2024, l’attenzione si sposta sempre più verso la sostenibilità, sia in termini di pratiche di lavoro che di impatto ambientale, con il settore della ristorazione che si pone all’avanguardia di questa trasformazione.

In conclusione, il lavoro stagionale nella ristorazione nel 2024 è un mosaico complesso di opportunità e sfide. Man mano che il settore evolve, così fanno le esperienze di coloro che vi lavorano, tessendo insieme storie di crescita, adattamento e innovazione.

digital waiter

Nuove professioni: il digital waiter

In un mondo sempre più digitalizzato ed orientato al rinnovamento costante che il più delle volte, per fortuna, equivale ad un miglioramento delle condizioni di vita di molti di noi, è inevitabile che anche il mondo del lavoro abbia dovuto adattare molte delle sue professionalità facendone nascere di completamente nuove o plasmando mestieri storici in base alle esigenze attuali. Del resto questa è una scelta inevitabile per qualunque imprenditore o semplice lavoratore e rinnovarsi è spesso sinonimo di crescita professionale oltre che di bisogno necessario per rimanere al passo con i tempi e con le richieste della maggiorparte delle aziende, piccole o grandi che siano.
Nello specifico, negli ultimi anni si è fatta largo una nuova figura professionale che, in apparenza, può sembrare il classico mestiere che quasi chiunque – soprattutto studenti universitari – comincia a svolgere per mettere da parte qualche soldo, ma in realtà si è evoluta anch’essa in base alle mutate necessità quotidiane tanto da richiedere delle competenze specifiche e avanzate per poterla svolgere.

Chi è e cosa fa un digital waiter

Stiamo parlando della figura del Digital Waiter, quello che letteralmente dalla traduzione inglese dovrebbe essere il cameriere di un qualsiasi locale, ma che oggi assume un valore e una responsabilità ben più diversa e importante. Infatti, il Digital Waiter – volendo tradurre alla lettera il cameriere digitale – è una figura chiave all’interno di qualsiasi attività commerciale dedicata all’accoglienza e alla ristorazione che, per svolgere le sue mansioni e supervisionare la gestione di ordini, consegne e altre figure lavorative a lui affiancate e di cui è responsabile, si serve si serve degli ultimi mezzi messi a disposizione della tecnologia. Più nel dettaglio, il Digital Waiter per lavorare e interagire con le persone e le loro richieste utilizza soprattutto tablet e programmi software: infatti, è ormai sempre più normale trovare locali la cui cucina interagisce e si coordina con il personale di sala non più tramite foglietti vaganti e confusionari, ma attraverso ordini effettuati digitalmente. E non solo, perché attraverso l’utilizzo del tablet il Digital Waiter gestisce i contatti con i clienti, gli ordini dei i fornitori e le richieste che permettono di organizzare al meglio il delivery, altra grande novità che è ormai diventata d’uso quotidiano e che, ovviamente, necessita di un’organizzazione digitalmente avanzata, proprio quella richiesta a questa nuova figura professionale. Infatti, proprio in merito al delivery, il Digital Waiter è colui che coordina tutti gli ordini in entrata provenienti dalle varie piattaforme digitali, che li assegna alla cucina e a tutto il suo team e, infine, che organizza gli ordini assegnandoli ai singoli fattorini che effettueranno poi la consegna. La funzione di coordinamento del Digital Waiter tra le varie figure e mansioni che costituiscono un’attività commerciale diventa di fondamentale importanza considerando anche il fatto che egli è responsabile anche della chiusura e del reporting conclusivo di fine giornata, ovviamente da gestire il tutto tramite software.
E’ chiaro, quindi, che per svolgere una professione del genere bisogna principalmente essere dei nativi digitali che si sentono a proprio agio con i computer e che sanno anche usarli in maniera veloce ed efficiente, oltre ad avere un’avanzata abilità di gestione quando c’è bisogno di gestire più situazioni contemporaneamente.

ristorazione italiana

Il settore della ristorazione dopo la pandemia

La pandemia cambierà tantissime abitudini alle quali eravamo abituati, la socialità, mangiare assieme, uscire per andare nei ristoranti e tutti quei riti che avevamo consolidato come momento di aggregazione. Uno dei settori che subirà cambiamenti nella sua organizzazione dopo la pandemia, è quello della ristorazione, soprattutto quello ancorato alla tradizione italiana. Quali potrebbero essere gli sviluppi settore della ristorazione dopo la pandemia? Proviamo a immaginare dei possibili scenari.

La ristorazione italiana

Il ristorante tipico italiano cura la qualità dei prodotti ed l’offerta gastronomica, gli spazi sono raccolti, calorosi e accoglienti, con un contatto continuo tra avventori ed esercenti.
Molti ristoranti, piccole trattorie e caratteristici luoghi per pranzare nei centri storici, non potranno riaprire secondo la loro tradizionale organizzazione, considerate le rigide prescrizioni per il distanziamento sociale. Dovranno ridurre drasticamente i posti in percentuale ai metri quadrati della struttura. Questa riduzione renderà insostenibile i costi di gestione. I locali a gestione familiare, potranno sostenere i costi riducendo al minimo le spese e puntando su un servizio di asporto. I locali organizzati con un servizio basato essenzialmente sulla manodopera esterna alla gestione, potrebbero avere maggiori difficoltà, se non sono in grado di riconvertirsi alle nuove richieste della domanda e soprattutto al distanziamento sociale.

Cosa cambierà dopo la pandemia

Non possiamo pensare di rivedere i tipici ristorantini nei centri storici, dove in piccoli spazi si ammassavano tavoli e persone. Il comparto gastronomico italiano tenderà a equipararsi a un’organizzazione più internazionale, puntando sul take away, con il rischio, in parte, di perdere la sua intima connotazione basata sulla qualità delle preparazioni. I piccoli locali, potrebbero diventare latenti ed eclissarsi, almeno in questa fase di media lunga durata, con la speranza di riprendere in futuro.

Gli sviluppi del settore

Per alcuni anni la ristorazione italiana perderà la sua caratteristica e tipica organizzazione gastronomica; chi si riconvertirà, dovrà per rendere sostenibile la gestione e ottimizzare soprattutto le quantità e i servizi in esterno. Il settore subirà una sorta di contaminazione internazionale, con uno sviluppo dell’offerta d’asporto, delle prenotazioni digitali, con ricorso a driver. La cucina tipica italiana, dopo aver resistito per secoli con la sua impostazione slow, potrebbe avvicinarsi sempre di più a una struttura da fast food.

La ristorazione italiana potrebbe imporsi per resilienza

Lo scenario non è dei migliori, ma nei periodi di crisi, la qualità riesce a trovare spazi nel mercato e a emergere. La ristorazione di alta gamma, i ristoranti stellati, quelli gourmet, le piccole locande e le trattorie che saranno capaci di offrire dei prodotti di grande livello, potranno reggere al post pandemia, trovando anche un motivo di ulteriore sviluppo e business. I ristoranti di grande pregio che fanno della cucina d’eccellenza il loro mantra, per assurdo poterebbe subire meno gli effetti del post pandemia. Un ristorante di alta gamma può tranquillamente puntare su una riduzione del numero di ospiti alzando la spesa media del suo menù alla carta.

sanificare ristorante

Come sanificare un ristorante

L’emergenza sanitaria della pandemia da covid-19 che ha colpito il mondo intero ci ha costretto a rivalutare tutte le nostre “normali” abitudini e stravolgere le nostre routine con misure di prevenzione e sicurezza completamente inusuali per tutti noi.
Le imprese/aziende sono quelle che più sono state penalizzate e che hanno patito più di tutti l’emergenza sanitaria con grosse e gravi ripercussioni economiche.
La quarantena imposta dal governo per contrastare l’espandersi e per contenere i contagi da covid-19 ha obbligato tutte le aziende/imprese “fisiche” alla chiusura.
Finita la quarantena, si è entrati nella fase 2 che ha previsto una riapertura graduale di tutte le attività con misure restrittive da rispettare per non rendere vano il sacrificio fatto durante il periodo di isolamento.
Per quanto riguarda i ristoranti, non basta infatti far indossare le mascherine e guanti all’intero staff del locale ed ai clienti, infatti il ristorante dovrà essere costantemente sanificato per non rischiare che i contagi inizino a risalire in modo esponenziale.

Sanificazione ristorante

Per poter mantenere l’ambiente completamente pulito non basterà indossare guanti e mascherina o lavare nel modo tradizionale il locale, bisognerà infatti, grazie a norme di sicurezza particolari, cercare di eliminare ogni tipo di agente patogeno (COVID-19 compreso) al fine di garantire la totale sicurezza sanitaria sia per lo staff che per i clienti che andranno a mangiare.
Per prima cosa occorrerà munirsi di detergenti professionali utilizzati nel campo della sanificazione (i detergenti tradizionali non vanno bene) e di misure di sicurezza come guanti, mascherina e proteggi volto, in quanto i prodotti potrebbero essere dannosi per l’organismo.
Il primo passo da fare, è quindi quello di essere certi di indossare tutte le protezioni per proteggere mani viso ed occhi e di essere nelle condizioni giuste anche per la respirazione in quanto l’inalazione dei prodotti professionali di sanificazione sono tossici per l’organismo umano.
Una volta che si è concentrati sulla sicurezza, si potrà passare alla sanificazione del ristorante iniziando con la rimozione dello sporco con i classici prodotti utilizzati per la pulizia.
Una volta rimosso tutto lo sporco ed aver pulito accuratamente le superficii interessate, si potrà passare all’utilizzo dei detergenti professionali industriali al fine di rimuovere con ogni certezza ogni microrganismo batterico/virale.
Una volta sanificate le supercifii interessate, se la sanificazione sarà riuscità al 100% non ci dovrà essere nessun odore in particolare, le zone pulite dovranno apparire asciute e prive di tracce di potenziale contaminazione (come sporco impronte o macchie).
La sanificazione è un’azione di estrema importanza, pertanto è bene svolgerla nel modo migliore possibile, in quanto la salute delle persone è in costante rischio a causa di tutti gli agenti patogeni che ci circondano e che vivono “insieme” a noi.
Soprattutto in questa emergenza la sanificazione è “l’arma” a nostra disposizione per far si che l’economia non si blocchi più e che le attività di ristorazione continuino a poter lavorare in assoluta sicurezza.

LE LINEE GUIDA DI AFIDAMP E FIPE PER LA SANIFICAZIONE

food delivery fattorino

L’esplosione del food delivery

Il food delivery, termine inglese che sta ad indicare la consegna del cibo a domicilio, è un servizio che esiste da diverso tempo oramai.
Sono molti i pub, ristoranti, bar e pizzerie che hanno aderito a questa iniziativa.
Grazie a questo servizio, è possibile ordinare direttamente da casa propria comodi seduti sul proprio divano qualsiasi tipo di cibo si voglia mangiare e ricevere la consegna del cibo ordinato direttamente a casa.
Sono diverse le occasioni durante le quali molte persone decidono di ordinare cibo da casa.
Se fuori è brutto tempo, piove o fa eccessivamente freddo, o semplicemente se si è rientrati a casa dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro, perchè non rilassarsi comodi sul divano, ordinare ed aspettare che il cibo vi sia consegnato direttamente a casa vostra?
La scelta di ricevere il cibo a domicilio, è una soluzione davvero utile e sempre più persone scelgono questa opzione non solo nei giorni infrasettimanali ma anche nei weekend.
Basterà ordinare il cibo più gradito direttamente dal proprio smartphone tramite l’app dei più famosi servizi di food delivery, indicare l’indirizzo di domicilio ed aspettare semplicemente che un fattorino porti il cibo direttamente a casa vostra.
Le app sono molto intuitive e semplicissime da utilizzare, infatti, una volta scelto tutto il cibo da ordinare apparirà anche l’ammontare del costo da pagare (compreso il costo del servizio) rendendo l’esperienza semplice e gradevole.
Con l’emergenza della pandemia da covid-19 che ha colpito il mondo intero, il servizio della consegna a domicilio del cibo ha subito un’esplosione non indifferente.
Le misure di prevenzione che il covid ci ha costretto ad attuare, hanno costretto ogni attività alla chiusura, rendendo così impossibile la possibilità di concedersi un pasto fuori casa.
Ci è venuto però in “soccorso” il food delivery che ha triplicato la sua mole di lavoro, rendendo cosi possibile per chi volesse, continuare a godersi un qualsiasi tipo di cibo (panini, hamburger, sushi, bevande ecc. ecc.) con l’unica differenza di non poterlo mangiare fuori casa bensì a casa propria, risparmiando però così la “fatica” di dover cucinare, rendendola così un’esperienza il più possibile vicina a quella di mangiare fuori casa.
Il food delivery ha rivoluzionato il modo di godersi i piatti più graditi che spesso decidiamo di mangiare nel weekend quando è arrivato il momento di rilassarsi un pò.
Sono davvero tanti i vantaggi del food delivery.
Il tuo piatto preferito grazie a questo magnifico servizio arriverà direttamente sul tavolo di casa tua.
Se sei stanco, se non hai voglia di cucinare o semplicemente sei impossibilitato ad uscire fuori di casa, considera la possibilità di usufruire del servizio del food delivery.
Sono moltissime le aziende che offrono la possibilità di usufruire del servizio di consegna del cibo a domicilio, infatti ti basterà fare una piccola ricerca online per poter vedere la lista completa e scegliere il servizio che più appaga le tue esigenze.

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Ma cosa c'è esattamente nel Pokè bowl?

Pokè bowl, come siamo passati dal sushi alla cucina hawaiana

In principio era il sushi che ha fatto il suo avvento in Italia diversi anni fa e, nel giro di pochissimo tempo, è diventato uno dei piatti preferiti degli italiani spodestando anche sua Maestà la Pizza.

Ma le mode sono destinate a cambiare e le tendenze reggono fino a quando non arriva un novità a prendere il loro posto.
Stando ad alcune ricerche al primo posto nella classifica dei piatti preferiti dagli italiani non ci sarebbe più il sushi ma il Pokè bowl.

Pokè bowl: cos’è e da dove viene
Probabilmente molte persone ancora non sanno di cosa stiamo parlando ed erano rimasti alla cucina giapponese, ma negli ultimi mesi in tutto il mondo e anche in Italia sta spopolando la cucina hawaiana.
Le similitudini con quella orientale riguardano solo alcuni ingredienti, come il pesce crudo, ma i Pokè bowl è completamente diverso dal sushi e dalla geometria dei piatti nipponici.

In effetti, la pietanza hawaiana che sta riscuotendo così tanto successo non ha nulla di geometrico e anzi potrebbe essere definita la versione scomposta del sushi.

Il piatto prevede la presenza di ingredienti tagliati a cubetti, dal pesce all’avocado. Il tutto è molto grossolano e i pezzi non sono tutti uguali tra loro, si tratta di una tradizione povera che bada poco alla forma e molto la sostanza.

Ma cosa c’è esattamente nel Pokè bowl?

Uno degli ingredienti indispensabili è il pesce, rigorosamente fresco – alle Hawaii è un alimento accessibile a tutti – riso oppure quinoa, mais e verdure, il tutto marinato con delizioso mix di spezie e aromi che donano al piatto un sapore unico ed inconfondibile.
Trattandosi di un pasto completo, nel Pokè bowl non manca mai la frutta, di chiara origine esotica, come l’avocado o il mango.

Ovviamente non mancano le spezie più comuni come sale e pepe, anche l’aceto è quasi sempre presente e dona un tocco acre e piacevole al piatto, contrastando la dolcezza del mais e della frutta.
La contaminazione era inevitabile, così agli ingredienti tradizionali se ne sono aggiunti altri decisamente più comuni e conosciuti come i peperoni e i pomodori, i ravanelli e il sedano, il coriandolo, le noci, i semi di papavero e lo zenzero.

I paesi anglofoni come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono già pazzi del Pokè bowl al punto da aver spodestato il sushi nella classifica dei piatti esotici preferiti.
In Italia è già presente, nelle grandi aree metropolitane, è già possibile trovare ristoranti hawaiani affollati, ma nel nostro paese le contaminazioni mediterranee che modificano il piatto originario sono molto più forti che nel resto del mondo.

A Milano sono diversi i locali dove è possibile assaggiare il Pokè bowl, tra tutti spicca il Botanical Club di via Tortona dove le versioni più gettonate sono quelle a base di cubetti di tonno, salmone oppure polpo.
Nella capitale, invece, uno dei ristoranti hawaiani più in voga, l’Ami Pokè a rione Monti, offre la possibilità ai clienti di comporre il piatto come meglio credono.

A Genova, in piazza Caricamento, c’è un locale che propone ben sei versioni differenti del Pokè bowl di cui una vegetariana, ponendosi come obbiettivo quello di soddisfare i gusti di tutti e di coccolare i clienti, per questo motivo a breve sarà disponibile anche il servizio di consegna a domicilio.

pokè bowl e sushi brasiliano

Le nuove mode della ristorazione: pokè bowl e sushi brasiliano

Che il modo di mangiare sia in rapida evoluzione non è una novità. Sono sempre di più le pietanze internazionali che fanno capolino sulle nostre tavole e questa circostanza incontra il gradimento dei palati più curiosi, alla costante ricerca di nuove prelibatezze da scoprire. Cous cous, sashimi, kebab, moussaka…..l’elenco dei più diffusi piatti stranieri è veramente lungo, ma vale forse la pena soffermarsi su due specialità particolari come il pokè e il sushi brasiliano.

La prima proviene dalle splendide isole Hawaii. Si tratta di un piatto originariamente a base di pesce crudo tagliato in filetti ma poi rivisitato e riproposto in altre versioni che prevedono il tonno o il polpo, rigorosamente tagliati in pezzi e arricchiti con diversi gustosi condimenti. Sono in crescente aumento i ristoranti che presentano ai propri ospiti questo tipo di piatto che trae le sue origini da un’antica consuetudine dei pescatori hawaiani, i quali usavano preparare una sorta di merenda con gli scarti del loro pescato. In Italia, Milano e Roma hanno già sperimentato questa nuova tendenza food che viene servita all’interno di ciotole (bowls) da consumare sia stando seduti che passeggiando. Le diverse preparazioni del pokè danno vita a coloratissime insalatine a base di riso, quinoa o misticanza, e proteine come salmone, tonno o gamberi al vapore. Il condimento rappresenta la fase più divertente in quanto è possibile sbizzarrirsi fra variegate combinazioni di salsa di soia, latte di cocco oppure olio di sesamo. A perfezionare il piatto infine ci sono le verdure e le leguminose, dal cavolo viola ai fagioli di soia. Il tutto per un apporto calorico davvero irrisorio.

Un’altra tendenza del momento è rappresentata dal sushi brasiliano, nato dalla fusione fra la tradizione culinaria brasiliana e quella giapponese. Ed è proprio dall’incontro fra i sapori di due cucine così diverse che prende vita una nuova esperienza alimentare, appunto il “sushi brasiliano” detto anche “temaki” che si presenta come un appetitoso cono di alga ripieno di riso e pesce crudo o cotto. Ricca sia nel sapore che nell’estetica, questa pietanza è un vero e proprio omaggio alla cultura orientale che si integra armoniosamente con la colorata cucina brasiliana. ll sushi brasiliano è particolarmente carico di ingredienti come il riso, il pesce, le alghe e altri elementi come spezie o avocado. Dal loro amalgama prendono vita questi simpatici finger food che possono essere accompagnati da verdure crude, come cetrioli, carote, germogli di soia, foglioline di zenzero crudo o erba cipollina. A differenza del sushi tradizionale, quello brasiliano viene solitamente decorato con fiori sgargianti, frutta fresca e accompagnato da un’esotica caipirinha. Le “temakerie“, ovvero i ristoranti per eccellenza in cui è possibile assaggiare il sushi brasiliano, stanno prendendo piede in diverse zone d’Italia e consentono di immergersi in un viaggio alla scoperta della cultura nippo-brasiliana. Un connubio vincente che parla da solo, in grado di appagare anche i palati più esigenti. Provare questi cibi innovativi significa svincolarsi dalla tradizione per andare incontro ad esperienze culinarie esaltanti e creative, sicuramente da ripetere.