Le 6 migliori app per ristoratori

Le 6 migliori app per ristoratori

Le app per i ristoratori
L’importanza di un giusto strumento sul web
Le app sono uno strumento molto utile nell’ambito della ristorazione. Attraverso di esse un ristoratore può gestire in maniera veloce tutta una serie di funzionalità, come per esempio le prenotazioni, il menù, la sala gli ordini per la consegna a casa. Gran parte di questi strumenti sono collegati a dei software gestionali che sviluppano le loro funzionalità. Ma quali sono le migliori app per ristoratori presenti sul web? Di seguito andremo a proporre le cinque app più considerate.

Le 6 migliori app per ristoratori
Di app per ristoranti ve ne sono moltissime, ma non può essere stilata una vera è propria classifica. La differenziazione si ha in base a quelle che sono le funzionalità messe a disposizione del ristoratore. Di seguito elenchiamo le 6 app che prevedono un’ampia serie di attività:

Rysto.com: è una piattaforma per i professionisti della ristorazione. Viene utilizzata dai ristoratori per trovare personale qualificato nel settore della ristorazione, i quali possono inserire annunci di lavoro gratuiti ed iniziare fin da subito a ricevere le prime candidature. Su Rysto gli annunci sono divisi per professioni in modo tale da semplificare la ricerca delle offerte di lavoro. Si possono trovare annunci di lavoro per cuochi, camerieri, chef, pizzaioli, barman ecc il servizio è attivo principalmente i Italia ma utilizzato in tutto il mondo. Inoltre con l’iscrizione verrà creata una pagina dedicata al punto vendita da poter utilizzare come pagina “LAVORO con NOI” del sito internet aziendale. Sono state da poco rese disponibili le app per dispositivi mobile ma vengono utilizzate solamente dai professionisti per candidarsi.

– Contact.eu: è un app che viene sviluppata dalla società Contact srl. Attraverso di essa sarà possibile per un ristoratore personalizzare tutta una serie di aspetti che appaiono fondamentali al fine di creare la propria app. Sarà possibile quindi stabilire la grafica del menù, in modo che chi consulta l’app potrà subito ricercare un piatto in particolare. Inoltre si potranno registrare le prenotazioni direttamente on-line, nonché permettere di effettuare le consegne. Fondamentale è il collegamento ai social. Una delle caratteristiche che rende quest’app tra quelle che possono essere utili per un ristoratore è la possibilità di personalizzare ogni aspetto;

– Ordinalo.it: app molto adatta per i ristoranti, pub o i locali di take away che vogliono sviluppare il loro mercato della consegna a domicilio. L’app è collegata a un software che permette di gestire una serie di funzionalità, a partire dagli ordini, dai prodotti che possono essere introdotti, le promozioni e la fascia oraria di consegna. È un app molto specialistica, ma il settore della consegna a domicilio si sta molto evolvendo. Quindi per i ristoratori che si vogliono specializzare in questo ambito potrebbe essere molto utile;

– TheFork Manager : app creata da TripAdvisor. Questa versione permette di entrare all’interno della più grande comunità di ristoranti presenti sul web. Infatti grazie ad essa sarà possibile effettuare prenotazioni nel tuo ristorante direttamente dall’app Thefork oppure da TripAdvisor. Il ristoratore, con dei semplici step, ha la facoltà di pubblicare una scheda dettagliata del proprio ristorante con una comoda piantina del locale e permettere anche le visualizzazione dei posti disponibili. TheFork Manager non solo contribuisce alla gestione del ristorante, ma anche a ricevere prenotazioni che verranno gestite dal ristoratore attraverso l’app. Il sistema crea inoltre uno storico su ogni cliente, con le relative preferenze e particolarità di cibi scelti in modo da poterlo fidelizzare nella maniera più adeguata;

-Ristoranti.it: app per ristoratori personalizzabile in ogni suo aspetto. Basta recarsi sul sito di riferimento e contattare il servizio clienti. Attraverso l’ app ristoranti.it sarà possibile quindi introdurre e personalizzare il menù, gestire le prenotazioni on-line, organizzare al meglio il proprio ristorante in ogni suo singolo aspetto, dai prodotti necessari alle singole prenotazioni. Dal pannello dell’app sarà possibile anche visualizzare le statistiche sugli ordini e i guadagni giornalieri. Ogni aspetto dell’app è personalizzabile;

– Kuokko: app molto semplice e dalla grafica accattivante. Attraverso un pannello sarà possibile gestire il tipo di menù le promozioni e i parametri degli ordini. Infatti non solo attraverso di essa il ristoratore potrà registrare le prenotazioni ai tavoli, gli ordini nel locale e quelli d’asporto, ma anche gestire le promozioni e ricevere notifiche delle relative prenotazioni.

L’universo del vino: I 10 sommelier migliori del mondo

L’universo del vino attrae sempre più curiosi e il nettare degli dei, per i sommelier, da semplice passione, diventa sempre più spesso un’opportunità di lavoro e carriera. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i corsi di formazione per assaggiatori e degustatori, e la fama e il prestigio dei sommelier sono cresciuti esponenzialmente, in Italia come all’estero.
Numerose associazioni sono state fondate con l’obiettivo di promuovere il prodotto vino e i professionisti che gli orbitano attorno, organizzando spesso gare e competizioni su scala europea o mondiale. Tra i concorsi più noti attualmente c’è quello organizzato dall’Association de la Sommellerie Internationale, competizione molto prestigiosa con cadenza triennale e quello della Worldwide Sommelier Association (nata da un’iniziativa dell’Associazione Italiana Sommelier), che ogni anno elegge il  Best World Sommelier. Entrambi i concorsi, sebbene spesso in conflitto e disaccordo tra loro, sfornano regolarmente le migliori leve della sommellerie mondiale, che vi facciamo conoscere meglio in questa nostra top ten.

Luca Gardini
Figlio d’arte, a soli 23 anni diventa miglior sommelier d’Italia. Inizia a muovere i primi passi nel settore dopo essersi formato alla tre volte stellata Enoteca di Firenze, sotto la guida di Giorgio Pinchiorri. Può vantare una collaborazione con uno dei ristoranti più famosi del mondo, l’inglese The fat duck e ha lavorato presso il Cracco di Milano, di cui è proprietario il noto chef omonimo. Il vino non è la sua unica passione, nel 2009 si è aggiudicato il titolo di miglior sommelier d’Europa grazie ad una originale proposta di acqua minerale.

Paolo Basso
Italo-svizzero, è forse il professionista più titolato: dopo essere arrivato per ben tre volte a un passo dalla vittoria come vice campione, nell’aprile del 2013 riceve finalmente il premio come miglior sommelier del mondo, a Tokyo. La sua “filosofia degustativa” è improntata alla scoperta: l’aspetto più affascinante del suo lavoro sta nel fatto che ci sia sempre tutto da scoprire; nulla, in ciò che riguarda il vino, può essere considerato assodato.

Luca Martini
Aretino di 33 anni, è sommelier presso l’Osteria Da Giovanna, ristorante della sua città. Ha avuto la fortuna di lavorare a Londra con Steven Spurrier, nota firma di «Decanter magazine», una delle riviste di settore più autorevoli al mondo. Oltre a gestire la cantina dell’Osteria è impegnato nel settore della formazione e in quello del marketing, collabora infatti con un’agenzia di comunicazione.

Gérard Basset
Francese di nascita ma cittadino britannico da molti anni, Basset è stato il fondatore della catena di alberghi di lusso dedicati al nettare degli dei: gli Hotel du Vin. Per il contributo offerto al settore dell’ospitalità in Gran Bretagna, ha ricevuto l’onorificenza di Officer of the Order of the British Empire (OBE). Nonostante ne abbia fatto una professione e un business, per lui il vino è soprattutto “piacere e convivialità”.

Olivier Poussier
Da circa vent’anni affianca, in qualità di sommelier, i più importanti chef europei. È responsabile degli acquisti del gruppo Lenôtre e lavora come consulente per diverse grandi aziende, non tutte francesi e non tutte del settore gastronomico, come Air France e Heineken. Scrive e interviene costantemente sulla stampa specializzata e collabora alla redazione della guida Les meilleurs vins de France, edita dalla «Revue du vin de France».
Aldo Sohm
Italiano di nome, austriaco di origini e statunitense di adozione, Sohm diventa il miglior sommelier del mondo nel 2008, ma già negli anni precedenti si fa notare per la sua competenza: nel 2006 il New York Magazine lo indica come miglior sommelier in circolazione nella grande mela. In questa stessa città Aldo lavora come wine director in un noto e pluristellato ristorante, Le Bernardin.

Andreas Larsson
Lo svedese Larsonn, “incoronato” nel 2007, ha saputo conquistarsi un’ottima reputazione a livello internazionale come degustatore preparato e raffinato. Il suo ingresso nel mondo dell’enogastronomia avviene in veste di chef, ma ben presto scopre una vera passione per il vino, coltivata durante numerosi viaggi in Europa. Ha una particolare predilezione per i vini francesi.

Enrico Bernardo
Altro italiano ad essere salito sul podio della sommellerie internazionale, Bernardo è il più giovane professionista della storia a ricevere il titolo di miglior sommelier del mondo, nel 2004, all’età di 27 anni. Ha aperto due ristoranti e una boutique a Parigi. Oggi si occupa di formazione e gestisce una società di consulenze per aziende che producono e distribuiscono vino e, più in generale, per realtà legate al settore della gastronomia. Scrive libri e disegna bicchieri da degustazione.

Markus Del Monego
Di origini svizzere, è il primo, e finora unico, tedesco ad aver ottenuto il titolo di miglior sommelier del mondo. É anche il primo sommelier della storia ad aver ottenuto contemporaneamente il prestigiosissimo titolo di Master of Wine. Dedica la maggior parte del suo tempo alla gestione della CaveCo, la sua società di consulenza.

Gérard Margeon
Pur non essendo mai stato nominato miglior sommelier del mondo, Gérard Margeon non poteva mancare in questa (parziale e arbitraria) classifica in virtù dell’influenza che esercita su tutto il settore e per la sua fama di “magnate”. Ottiene il primo incarico da sommelier a Biarritz, presso il Miramar, poi a Parigi al Méridien Montparnasse, qui avviene l’incontro con Ducasse e la svolta: il Louis XV di Monte Carlo. In quanto chef sommelier del gruppo Alain Ducasse, si ritrova a supervisionare quotidianamente la carta dei vini di decine di ristoranti e hotel sparsi nel mondo. È particolarmente noto per aver adottato un approccio diverso e innovativo al vino e alla sua degustazione.